BNA - BRAND NEW ANIMAL

BNA - BRAND NEW ANIMAL. (2020) (serie d'animazione) Regia di: Yò Yoshinari Sceneggiatura di: Kazuki Nakashima Produzione: Studio Trigger Animazioni: Studio Trigger Edizione Italiana: Netflix Episodi: 12 da 24' - 1 stagione USCITA ITALIANA: 30 GIUGNO 2020 Lo Studio Trigger presenta un anime originale che segue un filone che negli ultimi anni ha attirato diversi autori e produttori, ovvero storie con protagonisti animali antropomorfi sullo sfondo di una società moderna. Una serie d'azione e commedia con un pizzico di mistero, e disegni realizzati con colori a tratti psichedelici. Ambientato in un mondo in cui convivono uomini e uomini-bestia, degli esseri, questi ultimi, in grado di cambiare forma in uno specifico animale, protagonista è Michiru Kagemori, una giovane studentessa umana che un giorno si ritrova improvvisamente trasformata in procione (tanuki). Maltrattata dagli esseri umani, decide di scappare dalla sua città e rifugiarsi ad Anima City, una città in cui abitano solo uomini-bestia. Qui si scontrerà subito con un lupo di nome Shirou Ogami, una sorta di investigatore privato al servizio del sindaco. Insieme i due si troveranno coinvolti dentro piccoli e grandi problemi della città, alcuni molto pericolosi che potrebbero mettere in pericolo tutta la popolazione. La storia cerca di far luce sul sempre più attuale problema del razzismo nella società dei giorni nostri, rappresentandolo con le due fazioni composte da umani e uomini-bestia. Una stesura che non porta novità nel genere ma che vira sul fantastico per portare più acqua al mulino e poter sviluppare meglio le tematiche legate all'evoluzione delle mutazioni animali. Le implicazioni politiche e sociali della nuova società in cui convivono diverse specie animali e il giallo dietro alcuni eventi sospetti atti a destabilizzare proprio questa società sono l'ossatura di tutto il progetto, a cui si aggiungono buone dosi di comicità e azione. L'intero progetto ha un certo appeal corredato da buoni personaggi principali, non numerosi e solo pochi con un approfondimento sulla propria personalità. Ma alcuni eventi risultano molto affrettati e poco esplicativi, contrapposti ad altri la cui sensazione è di mero riempimento. Gli autori vogliono cercare di presentare gradualmente i personaggi e il loro ruolo, ma falliscono miseramente sia all'inizio (con il Lupo d'Argento) che negli episodi successivi. Complessivamente l'intero svolgimento non subisce sostanziali impennate. Solo gli ultimi episodi fanno maggiore luce sul cuore della storia per arrivare ad una degna conclusione; un happy ending non molto nascosto. Insieme ad un comparto grafico che vede in campo un buon design dei personaggi ma animazioni non curatissime, a risaltare su tutto sono le tinte monocromatiche, una buona scelta che fa guadagnare dei punti al progetto. Con una regia nella media e una stesura che avrebbe potuto dare sicuramente di più, la serie si lascia guardare in tutta la sua lunghezza grazie anche agli elementi comici e ai momenti d'azione. Una serie adatta sia ad un pubblico giovane che adulto, con un formato sempre più in voga, quello dei 12 episodi, in cui alla fine si ha il sospetto che poteva essere sfruttato molto meglio. . Fine dell'articolo.